I possibili interventi a parità di infrastruttura e risorse pubbliche investite fra Alessandria e Savona e qualche possibile investimento di medio periodo
Acqui Terme è, attualmente, un nodo intermodale dal discreto traffico pendolare di interesse regionale: seppure sia capolinea di relazioni ferroviarie di due regioni diverse e di molte autolinee non esiste un vero sfruttamento della interregionalità propria di questa infrastruttura in terra ibrida e affascinante fra Piemonte e Liguria, ma un servizio locale dimensionato sui principali flussi pendolari sopravvissuti ai tagli e alle programmazioni degli ultimi anni.
Tutta la rete che afferisce al nodo di Acqui Terme è considerata da RFI rete complementare, trattandosi di un nodo cui afferiscono due valichi appenninici la complementarità è da intendersi relativa ai modelli gestionali fin qui adottati.
Le linee che fanno capo al nodo sono tre, due in gestione piemontese (Alessandria - Acqui - Terme - Savona e Acqui Terme - Nizza Monferrato - Asti) e una in gestione ligure (Acqui Terme - Ovada - Genova): la figura 1 intende, con l'ausilio della grafica, evidenziare la complessità della rete ferroviaria esistente e quanto la gestione locale e il permanere della sospensione di alcune linee sia limite delle potenzialità del nodo e quindi del territorio che vi insiste.
I modelli gestionali adottati sono cadenzamenti omotachici con alcune imperfezioni che restituiscono un servizio complessivamente dalle basse prestazioni in quanto a velocità commerciale e senza che venga effettivamente sfruttato il nodo.
La configurazione della stazione è stata modificata con una leggerezza che rende complessa, ma non impossibile la coincidenza al binario fra i treni Asti - Acqui Terme e Acqui Terme - Genova che risulta come minimo indispensabile per non perdere il valore dell'effetto rete.
Nella figura 2 viene rappresentata prima la protezione Ovest e poi la Est dimostrando che nella direzione Asti - Genova è possibile l'attestamento solo nei primi due binari, nella direzione contraria non ci sono limiti. La relazione Alessandria - Savona attraversa la stazione di Acqui Terme su qualunque binario.
Atttualmente vengono usati per i treni Acqui Terme - Genova i binari 4, 5, 6 e 7 tronco lato Est, i treni da e per Asti usano il binario 1, mentre i treni Alessandria - Savona normalmente da 2 a 6.
Un primo intervento potrebbe essere, a parità di infrastruttura, una nuova disciplina nell'assegnazione dei binari in modo da ottimizzare le corrispondenze in assenza di treni diretti.
Nella figura 3 si propone un layout di stazione dove i binari cui non è assegnato una destinazione sono intesi come atti ai transiti di treni merci, ai treni in sosta temporanea e ai treni con destinazioni diverse da quelle attualmente previste.
Il layout suggerito consente un interscambio efficace fra le linee Asti - Acqui Terme e Acqui Terme - Genova, ora non garantito da un'indifferenza fra esercizio piemontese e esercizio ligure e un tempo di interscambio molto breve reso infruibile da buona parte dell'utenza, in quanto l'unico sottopasso acquese è comunque accessibile da rampe di scale molto strette che in caso di arrivo di treni anche moderatamente affollati rendono il tempo di cambio banchina troppo lungo anche al viaggiatore più veloce.
Una soluzione di coincidenza al binario non ha un costo, ma migliora molto le dinamiche di fruizione della stazione dal punto dei vista dei viaggiatori.
Un secondo provvedimento utile alla valorizzazione della intermodalità della stazione di Acqui Terme è lo spostamento nel piazzale antistante il fabbricato viaggiatori dello stallo di partenza della autolinea per Alessandria, con una redazione, magari a cura della Provincia, di un quadro orario cartaceo e digitale che comprenda tutte le corse ferrioviarie e automobilistiche fra le due città, fra le quali insiste un significativo flusso che potrebbe agevolmente spostarsi verso l'offerta sostenibile attuale, buona sul profilo della quantità complessiva e meno della distribuzione delle corse nell'arco della giornata.
A parità di risorse, ma con un lavoro di razionalizzazione è possibile redistribuire le autocorse ottenendo un cadenzamento omogeneo e di sicura maggiore attrattività a tutti i generi di utenza.
Opportuno se non banale sarebbe sulla tratta Alessandria - Acqui Terme attivare una integrazione tariffaria ferro-gomma di facile finanziabilità.
Nella figura 4 sono riportati gli schemi orari delle corse automobilistiche e ferroviarie dell'orario feriale lunedì-venerdì scolastico del 2017, la loro proposizione in maniera univoca e ordinata consente di avere una visione davvero complessiva dell'offerta e rendersi conto di come uno stallo univoco dei bus e prossimo ai binari, per esempio a fronte del fabbricato viaggiatori dove partono i sostitutivi, oltre una presentazione integrata possa rendere un servizio percepito come mediocre in una offerta più che decorosa, al netto dei problemi di integrazione tariffaria che nel Piemonte sudorientale sono fermi ai primi tentativi del 1992.
La figura 4 è una visione d'insieme e va ingrandita per poterne cogliere gli aspetti descrittivi più che le singole informazioni orariali.
L'orario tabellare raduna la totalità dell'offerta contribuita 2017 rivelando una relazione efficace assolutamente non percepita da una utenza che non sia più che esperta, sicuramente il viaggiatore occasionale, il cittadino non locale o il turista difficilmente si crea un quadro sinottico delle relazioni parallele se questo non gli viene in qualche modo suggerito, va tenuto conto che l'utenza pendolare, per quanto ovviamente importante e significativa, difficilmente raggiunge il 40% dell'utenza complessiva di una linea ferroviaria.
Questo dato impone che negli ambiti della comunicazione, come della organizzazione non debba essere considerata la sola esigenza pendolare, ma sia opportuno avere una visione universale dell'offerta.
Il risultato di una simile incomunicabilità è una offerta per lo più nota agli utenti abituali, abbastanza rarefatti negli anni, e ai flussi scolastici solo per i quali, per esempio, è costruito l'orario degli autoservizi.
La percezione complessiva dell'offerta è quella di un modesto servizio ferroviario e di un modesto servizio bus costruito sul trasporto studenti: tale configurazione è percepita e reale in molte aree del Piemonte orientale sia settentrionale che meridionale, ma nello specifico caso della relazione Alessandria - Acqui Terme è dominante la percezione perchè. come dimostrato, l'offerta complessiva è abbastanza interessante. Su di essa pesa significativamente l'assenza di integrazione tariffaria e la fruibilità scende molto non potendo l'utente avvalersi indifferentemente del bus o del treno.
Il risultato è una perdita significativa di utenza potenziale e una sostanziale inefficacia di una spesa significativa per la gestione dell'offerta.
Al solo costo di una redazione razionale di un orario e al solo costo di una integrazione tariffaria che i moderni sistemi di bigliettazione e di riconoscimento rendono bassissimi al gestore, la Regione, si consentirebbe una offerta davvero importante ad un territorio lanciato verso uno sviluppo turistico che può e deve essere sostenibile.
Nella figura 4 sono poi sintetizzate altre importanti informazioni circa l'attuale organizzazione del servizio automobilistico e una sua possibile evoluzione razionale e cadenzata rappresentata nel quadro evidenziato in giallo.
Un cadenzamento semiorario complessivo garantirebbe a tutte le fasce di utenza un servizio puntuale, riconoscibile ed efficace senza vincolare un intero esercizio alle esigenze particolari. La possibilità dell'implementazione automobilistica razionalizzando l'attuale esercizio distribuito su più linee rende possibile il progetto con un incremento di spesa ragionevole.
Un primo passo verso lo sviluppo sostenibile è quello di rendere l'opzione del trasporto collettivo una scelta possibile ad una più ampia categoria di viaggiatori, questo risultato non è necessariamente ottenibile solo con grossi investimenti in materiale rotabile e quantità di corse, in quanto un bus nuovo che opera su una programmazione inefficace e/o non comunicata è solo un aumento di costo fisso e aumentare le corse senza un sinergia modale invece di essere un costo marginale diventa un investimento in perdita.
Razionalizzare per anni è stato inteso come sopprimere corse, in ambito ferroviario non solo in Piemonte, ma in Piemonte più che altrove almeno nel Nord Italia, è stata definita razionalizzazione un taglio orizzontale di servizi senza alcuna scientificità se non una maldestra applicazione di modesta ragioneria (esempio il taglio delle linee ferroviarie dal 2012 al 2014, i tagli al tpl dal 2011 al 2014, il taglio del servizio festivo ... ).
Razionalizzare è una efficace redistribuzione delle risorse investite.
Uno sguardo alla possibile evoluzione delle linee Asti - Acqui Terme e Acqui Terme - Genova è stato sintetizzato in "Prospettive per una ferrovia del Turchino" (https://www.studioinitinere.com/blog/ferrovia-asti-acqui-genova) cui si rimanda.
Per quanto concerne la tratta Alessandria - Acqui Terme, quindi, il servizio è strutturalemte ben concepito avendo l'itinerario sdoppiato in una via Gamalero e in una via Rivalta Bormida, e con il sistema ferroviario della Alessandria - Savona la linea diventa a tre vie.
Partendo da questa osservazione è pensabile, nel medio periodo implementare il servizio ferroviario con due livelli di velocità riproponendo nel livello di velocità locale le fermate di Cantalupo e Gamalero sopprimendo l'autolinea parallela e implementando la relazione via Rivalta secondo uno schema riassunto nella figura 5.
Nella figura 5 si evidenzia il modello di esercizio applicato per ogni località, si introduce altresi' l'ipotesi di un collegamento interregionale gestibile a mercato tramite bando o implementabile nel contratto di servizio regionale come servizio sperimentale.
L'ipotesi è una relazione trasversale che parta dall'Asse del Sempione e si attesti a Savona intercettando parte della domanda resa orfana dalla soppressione degli IR periodici Domodossola - Albenga, treni che avevano buona risposta di pubblico e intercettando parte della domanda generata dall'Università del Piemonte Orientale sull'asse Alessandria - Novara ora scarsamente efficace e, infine, investendo sulla ricettività dell'acquese e del nodo Savona nei confronti dell'Alto milanese. Il nodo Alessandria al minuto 0 è poi realizzato per connettere,seppure con un cambio, in modo efficace Acqui Terme a Milano Centrale e offrire a Savona una relazione alternativa e veloce su Milano attraverso Alessandria.
L'ipotesi di relazione regionale espresso (abbreviato in REx) tende a valorizzare le relazioni fra i territori e inserendosi nel contesto del servizio locale offrire un servizio veloce di medio raggio che non turbi il traffico esistente dei nodi, non sia in concorrenza al sistema consolidata dei regionali veloci ma solo alle mobilità insostenibile e non si aggiunga, occupando tracce, al traffico che insiste sulla rete fondamentale e costituisca, quindi, una utile integrazione alle direttrici principali valorizzando, attraendo domanda, la rete complementare e le relazioni vicinali.
In una ottica di medioperiodo un centrozona come Acqui Terme può diventare destinazione di treni periodici di categoria superiore, un ipotetico Intercity periodico (festivo estivo) che dalla Lombardia si attesti ad Acqui Terme può essere un investimento importante per il territorio e raggiungere in tempi relativamente brevi l'autonomia finanziaria.
In Germania località come Oberstdorf, centro sciistico delle Alpi bavaresi, sono servite da inercity periodici che sfruttano diversi flussi: Acqui Terme, contrariamente a Oberstdorf Acqui Terme non è stazione di testa, ma passante e questo garantisce una utenza potenziale bidirezionale in grado di sfruttare l'osmosi ligure-piemontesi e intercettare flussi turistici sottraendo alla mobilità insostenibile quote di domanda: la bretella divenuta S9 (Monza - Milano Lambrate - Milano San Cristoforo) consente di ipotizzare scenari solo apparentemente arditi, per esempio il periodico festivo Bergamo - Albenga potrebbe essere istradato via Mortara - Alessandria - Acqui Terme o duplicato su questa via visto il successo di utenza: poter inserire Acqui Terme nelle relazioni dirette lombarde è sicuramente una opportunità importante e non difficile da cogliere avendo a disposizione una moderna infrastruttura.
Innanzi tutto, nel complimentarmi per i sempre validi articoli, vorrei tuttavia segnalare un banale refuso tipografico nel testo, dove compare Rivalta Scrivia, località del Comune di Tortona, anziché Rivalta Bormida, Comune posto tra Strevi e Castelnuovo Bormida, cui, certamente, il commendevole Autore fa riferimento. Considerando queste località, volendo formulare ipotesi di progetto per il futuro, ipotesi che qualcuno definirebbe fantaferrovia, ma è proprio grazie a questo pullulare di pensiero che abbiamo assistito allo sviluppo di un'invidiabile infrastruttura ferroviaria, oggi, purtroppo, mutilata in nome di interessi non proprio moralmente approvabili. La linea della Valle Bormida potrebbe distaccarsi da quella del Turchino a Visone, la cui stazione, previa esecuzione delle necessarie opere di contenimento del fiume, dovrebbe essere collocata a Nord del…